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Storia della Compagnia

Le origini

Le origini del gruppo di suonatori della Val Caffaro si perdono nel tempo, almeno per quanto ci è dato sapere dalle prime delibere comunali del 1500. Da allora, e sempre a tramando orale o ad “orecchio”, i suonatori hanno accompagnato lo scandire del tempo carnevalesco del nostro borgo, fino ad arrivare ai nostri giorni. Pur conoscendo periodi di carenza di suonatori, questo corpo musicale ha tramandato la conoscenza dei balli che ancora oggi eseguiamo.



La prima documentazione

Bisogna segnalare che nella seconda metà del novecento, con l’avvento del boom economico e del liscio, si è corso il rischio di perdere la memoria di alcuni brani. Ne è documento il filmato e il libro sui carnevali curato per la regione Lombardia da Bruno Pianta e Roberto Leydi, pubblicati nel 1975. In essi i ricercatori segnalano e annotano la conoscenza e l’esecuzione di quattordici balli in Bagolino e quindici in Ponte Caffaro.(a Ponte Caffaro veniva eseguito anche Aibò ).In quel periodo in Ponte Caffaro sono attivi come violinisti: Marcello “Bariochèt”, Giovanni “Chitarì”, Andreino “Tòfen”, Aldo Campana; - alle chitarre: Sandrì “dei Molenèr”, Davide e Stefano “dei Pìr”, Gianni "Pansètt", Manuele Betìna, Stefano "Taolàssi" ; Al basso: Relio “dei Spargàcc” e Giovanni “Pasòtt”, Claudio "Molenèr" e Rigo Foglio. Accanto a questi suonatori “ufficiali” molti altri trovavano spazio, anche per l’abbondanza di musicisti presenti sul territorio di Ponte Caffaro ( a volte era possibile ricreare una piccola orchestra all’interno di singole famiglie come "'"i Molenèr", "i Pìr" …).



Il ricambio generazionale

Per ragioni sconosciute però si era persa l’abitudine di eseguire alcuni brani e, col passare del tempo, erano usciti dalla memoria di alcuni suonatori. Nel 1975, spinti da spirito goliardico e dal desiderio di imparare le suonate di carnevale, alcuni giovani di Ponte Caffaro iniziarono ad imparare le musiche frequentando questi vecchi suonatori e più precisamente: Lorenzo da Marcello “Bariochètt” e Gigi da Andreino “Tofen dei Bagòss” per i violini, Rino al basso imparò dal padre Relio “dei spargàcc”. Nel volgere di qualche anno e confontandosi con i vecchi suonatori, si venne a conoscenza dei titoli di alcuni brani che non venivano più eseguiti, ma per nostra fortuna il confronto con i vecchi suonatori ( alcuni dei quali si sono potuti rintracciare in località diverse da Ponte Caffaro e Bagolino) diede buoni frutti e nell’arco di un decennio si riuscì a riportare in auge altre nove suonate e due monfrine tutt’ora eseguite. Nel frattempo al piccolo gruppo iniziale si erano venuti aggregando altri giovani suonatori tra i quali Bernardo Falconi, unico caso di suonatore non della Valle.



I suonatori

Da allora ad adesso il tempo ha giocato favorevolmente nei confronti del gruppo suonatori che si avvale attualmente di una ventina di esecutori, pur togliendoci la possibilità di inoltrarci maggiormente nel recupero di brani per la progressiva scomparsa di tutti i vecchi suonatori. Attualmente in Ponte Caffaro dei vecchi suonatori succitati soltanto Andreino “Tòfen” è vivente e con alle spalle più di una cinquantina di carnevali vissuti da suonatore.



La produzione

Per la Compagnia sono stai pubblicati un CD e un’ audiocassetta dal titolo Pas èn amùr. Sono stati realizzati dalla RAI 3 due lungometraggi sul carnevale dai titoli: "Carnevale in montagna" e “La danza degli ori”. Numerose le testate che hanno relazionato la nostra attività; tra le tante ci preme segnalarne una Inglese che, oltre a supportarci in terra anglosassone, presenta una carrellata di informazioni sul carnevale ed è contattabile al seuente sito
E’ tuttora viva l’ attività dei componenti del gruppo dei suonatori che, non solo quali esecutori, ma come ricercatori e promotori di attività di recupero hanno da poco pubblicato parte del lavoro svolto nell’ ambito del canto popolare in un libro musicale dal titolo “Anderém di la del mare” che, corredato da un CD audio, ripropone brani del “ canto da osteria ” una volta così frequentato, ma da qualche tempo dimenticato.



L'attualità

La continuità operativa del gruppo di Suonatori non ha mai trovato pause ed è con piacere che segnaliamo, nel periodo dal 2000 ad oggi la continua produzione di manifestazioni, quali il Convegno internazionale sulla musica popolare e la pubblicazione di un nuovo libro sul canto in Ponte Caffaro: "Oi che bel felice incontro" ed un nuovo CD musicale: "Tempo tagliato".



Continuità nella ricerca

Sono trascorsi ormai molti anni dalla prima registrazione delle sonate di carnevale; il tempo ci ha consegnato nuove situazioni, nuovi suonatori, nuove motivazioni e nuove opportunità. Era inevitabile dover riscrivere musicalmente tutto questo in una nuova produzione. Ora ci sono i mezzi per poter documentare l'evoluzione e vogliamo usarli per consegnare alle generazioni future degli appunti con i quali confrontarsi per andare avanti. Siamo arrivati a questo sorretti dall'entusiasmo e dalla cultura di un etnomusicologo amico: BRUNO PIANTA. Il nuovo CD dal titolo "Sonade e Monfrine" è dedicato a lui

Con lo stesso spirito di ricerca delle radici (o quantomeno delle intenzioni musicali) il gruppo partecipa anche ad esperienze esterne tramite le quali si spera di intuire quale siano state le dinamiche che ci hanno portato a questo repertorio e questo stile. Così la partecipazione al progetto "Streich" con l'università di Trento e la pubblicazione di un nuovo CD con tema il Natale. Si, perchè nel repertorio della Val Caffaro i Suonatori non si fanno mancare nulla. E in questo lavoro il gruppo attuale ha voluto esplorare e indossare (adattandole) anche esperienze lontane.